L’ Arbitro Bancario Finanziario (ABF) è stato istituito nel 2009 in attuazione del Testo unico bancario (TUB), introdotto dalla legge sul risparmio (legge n. 262/2005).

È un sistema alternativo di risoluzione delle controversie tra cliente e banca, che consente, con tempi e costi certi e contenuti, di risolvere i conflitti, evitando il Tribunale.

Di Stasio Studio legale si occupa abitualmente di controversie sottoposte al vaglio dell’Arbitro Bancario Finanziario.

Come già chiarito in altre occasioni di approfondimento (leggi questo articolo), la disciplina è stata oggetto di riforma nel 2020 e ora l’Arbitro Bancario Finanziario può occuparsi di risolvere controversie fino al valore, per nulla trascurabile, di 200 mila euro.

I costi per il ricorso all’Arbitro Bancario Finanziario sono ridotti e i tempi per ottenere una decisione sono molto ristretti -non più di 180 giorni- questo giustifica il successo che il sistema ha ottenuto negli anni.

Dati pubblicati di recente hanno infatti confermato il trend in aumento.

Il ricorso a questo istituto ha riguardato otre 146mila ricorsi e visto più di 83 milioni di euro di indennizzi riconosciuti.

L’Arbitro Bancario Finanziario si articola sul territorio nazionale in sette Collegi: Bari, Bologna, Milano, Napoli, Palermo, Roma e Torino. In ciascun Collegio l’Organo decidente è composto da cinque membri:

  • il Presidente e due membri sono scelti dalla Banca d’Italia;
  • un membro è designato dalle associazioni degli intermediari;
  • un membro è designato dalle associazioni che rappresentano i clienti (imprese e consumatori).

L’ ABF decide quando un cliente o una banca, che abbiano in precedenza cercato di risolvere una contestazione in modo formale (reclamo scritto), non siano soddisfatti da questa soluzione.

Le sue decisioni, sebbene non vincolanti per le parti, sono, dati statistici alla mano, nella maggioranza dei casi ritenute soddisfacenti. Le parti possono successivamente, in ogni caso rivolgersi al giudice.

La disciplina che lo regola è stata modificata nel 2020 e ne ha ampliato e semplificato le regole.

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